Federiciano

In visita a Pacentro, borgo bello da visitare, abbiamo pranzato in questo ristorante del centro storico. Hanno due sale, di cui una panoramica, arredate con gusto, dove consiglio di mangiare. Il menu comprende pietanze tipiche della tradizione locale, cucinate molto bene. Il servizio in sala è attento e scrupoloso. Prezzi rapportati alla qualità di ciò che si mangia. Buona carta dei vini. Si mangia bene, per cui consiglio.

Alessia G.

La Caldora è il tempio dell’accoglienza e del buon cibo. Il signor Carmine, è un oste formidabile, attento e gentile verso il cliente.
Ci siamo deliziati con antipasti vari e un trittico di primi, tra cui: tagliolini al tartufo nero, sagne con guanciale e pecorino, e pappardelle ai funghi. Qualcuno ha assaggiato anche un gustosissimo Marro.
Il vino? Un Montepulciano d’Abruzzo da uve biologiche che si lascia ricordare.

Alessandra G.

Locale rinomato che ha deluso un po' le aspettative. Probabilmente la cucina tipica abruzzese è buona e le materie prime pure, ma la cottura di ciò che abbiamo scelto è stata deludente con alcune cadute inspiegabili. Il grande antipasto misto aveva verdure molto unte e nessun assortimento di formaggi o salumi, buono solo il paté di fegato. Gli gnocchi con ragù di gallina sembravano in brodo con poco ragù e abbiamo dovuto aggiungere molto parmigiano per avere sapore. Forse la nostra scelta non è stata delle migliori e altri piatti tipici sarebbero stati all'altezza ma nonostante la solerzia dei camerieri sicuramente la pizza dolce abruzzese è arrivata come buttata sul piatto senza cura con crema sciolta e porzioni di varie dimensioni. Infine poi siamo rimasti allibiti da un piattino di biscotti bruciati ma proprio neri... Che in un ristorante di tanta fama non è accettabile. Questo ha fatto precipitare la votazione.

Valentina I.

Siamo stati a pranzo in questo ristorante, il posto trasuda antichità, il servizio è veloce e i camerieri sono gentili, il cibo non aveva nulla di speciale, i salumi degli antipasti erano buoni anche se l impiattamento lasciava a desiderare, la chitarra con tartufo e zafferano sapeva solo di burro, gli altri primi seppur migliori non avevano mordente. Gli arrosti erano buoni, l’insalata era esigua piena d’olio e sale. Io credo che per 18€ al primo e 5€ a porzione di insalata bisogna avere qualcosa in più.

Federico Q.

Ambientazione assolutamente bellissima e suggestiva, piatti della tradizione cotti in modo perfetto. Non si può chiedere di più.

Riccardo D. P.

Pacentro è stupenda e per chi viene fuori Abruzzo la tappa è obbligatoria...
Una volta in paese consiglio vivamente di pranzare qui... i piatti sono curati nel minimo dettaglio e sono veramente ottimi poi se si mangia nella sala con la vetrata si gode anche di un'ottima vista.
Buona carta dei vini.
Personale molto educato e preparato.

Emiliana S.

Una bella entrata, sembra una dimora antica, con un atrio ampio e le scale che conducono al ristorante sottostante.
Appena scesi, a destra una sala con una vetrata che si affaccia sulla valle, mentre a sinistra si apre il salone con gli altri tavoli.
Il menu è tipico della cucina locale.
Abbiamo preso due primi: i carrati con ragù di agnello, veramente saporiti, si sentiva la cura della cottura del ragù, ed i tagliolini con zafferano e tartufo. Lo zafferano prevaleva sul tartufo, ma comunque molto buoni.
Seguiamo con una spalla di agnello marinato alle erbe e cotto alla brace, e devo dire che le erbe riuscivano a farsi sentire in modo equilibrato. Un piatto interessante.
Una carta dei vini che offre prevalentemente prodotti abruzzesi, molto apprezzata, mi fa piacere.
Servizio piacevole. Ambiente ospitale.

Marianna M.

ASSOLUTAMENTE DA EVITARE.
Inizio a raccontarvi la mia esperienza: comunico sia per telefono che sul posto una volta arrivata di essere intollerante a GLUTINE e LATTOSIO.

Ordiniamo gli ANTIPASTI e prendiamo straccetti di agnello fritti con crema di patate (15€), e salumi locali (15€)… beh, una volta finito il piatto di straccetti mi viene il dubbio che la crema potesse contenere LATTOSIO, chiedo e mi viene detto “eh sì, pensavamo lo sapessi”.
Il piatto di salumi invece conteneva meno di 10 pezzi, anche tagliati spessi tanto che la masticazione era complicata.

Poi ho ordinato un arrosto misto (18€) con patate (5€): l’arrosto buono, ma la PORZIONE RIDOTTA non valeva i 18€, le patate erano senza dubbio vecchie, riscaldate e strariscaldate, tanto che non si riuscivano nemmeno a prendere con la forchetta.

Per quanto riguarda il SERVIZIO, il signore, credo fosse il titolare, abbastanza scortese e altezzoso: alla mia domanda “cosa è possibile mangiare senza glutine e lattosio?”, mi ha risposto “abbiamo la pasta senza glutine e i condimenti senza lattosio”, che vuol dire tutto e niente (tanto che poi ho ordinato un antipasto con lattosio e non mi è stato detto nulla).
Stessa cosa per la domanda “com’è fatto il ragù bianco?” “È bianco.”

INSOMMA, una trappola per turisti perché l’unica cosa positiva era la vista.